Smart Working e telelavoro sono la stessa cosa?

L’attuale emergenza sanitaria da Covid 19 sta stravolgendo i nostri stili di vita quotidiani e ha imposto un cambiamento radicale alle nostre abitudini sociali e lavorative. Purtroppo non si hanno molto certezze circa l’effettivo evolversi di questa pandemia e sulle tempistiche per la ripartenza economica e sociale, che sarà a tutti gli effetti la ricetta per reagire a questa crisi.

Forte del nostro know how, delle nostre competenze tecniche e della nostra rete di conoscenze abbiamo deciso fin da subito di attivarci come team di smart worker per supportare le aziende, i professionisti e anche solo coloro che si sono dimostrati interessati a questi temi, per lo sviluppo di una campagna informativa e formativa rivolta in due direzioni tra loro complementari:

  1. agire in ottica collaborativa per supportare utenti e referenti verso l’adozione di pratiche di smart working, così da far fronte alla crisi lavorativa in corso;
  2. adattare questo nuovo modo di vivere in azienda con quelli che sono i protocolli di sanificazione e igiene imposti a livello governativo per fronteggiare il Covid 19.

Smart For Work è il primo coworking del basso Lazio dedicato esclusivamente ad instaurare dinamiche di lavoro in rete tra giovani professionisti e/o aspiranti tali, per creare un ambiente comune di lavoro in grado di lanciare idee innovative e di miglioramento territoriale.

A differenza del tipico ambiente d’ufficio, coloro che fanno coworking agiscono in maniera indipendente e allo stesso tempo lavorano in rete su progetti comuni, condividono valori e sono interessati alla sinergia che può instaurarsi lavorando a contatto con persone di talento.

Tale pratica lavorativa quindi non riguarda solo la condivisione di uno spazio fisico e delle attrezzature in esso presenti, ma prevede in primis l’istituzione di una comunità di pratiche sia sociale che virtuale.

“Come ci capitava di ascoltare e percepire negli ultimi anni, l’ambiente di lavoro si sta trasformando e, di conseguenza, sta cambiando anche il modo in cui le persone comunicano e collaborano. Sono finiti i giorni dello stare seduti tra le 4 mura dell’ufficio e dietro alla pareti divisorie. Oggi i professionisti hanno esigenze diverse, a seconda del lavoro che svolgono, del luogo in cui si trovano e della propria personalità. Tanti sono già nomadi digitali da anni. I manager di tutti i settori invece devono affrontare decisioni difficili relative alla gestione smart delle proprie persone e delle loro potenzialità, allo scopo di costruire una forza lavoro più produttiva con collaboratori liberi di scegliere il posto migliore e il momento più adatto per lavorare nella maniera più efficace ed efficiente possibile”.

Attivo dal 2015 a Itri (LT), Smart For Work si ispira fin da subito alle logiche che nel 2017 hanno portato alla prima legge italiana sullo smart working e si pone in questo momento come un utile punto di riferimento per l’adozione delle logiche di smart working, per ripensare in chiave smart le logiche organizzative in azienda, per offrire dei servizi di formazione e consulenza circa l’adozione di strumenti e tecniche di lavoro agile.

In questo momento, quindi, lo smart working è sicuramente un’opportunità che, se ben colta, apre scenari impensabili sia per l’azienda che per il singolo. Per avere successo, infatti, d’ora sarà fondamentale ripensare la propria organizzazione in considerazione di questi 3 pilastri:

le persone, verso le quali deve esistere una relazione di fiducia e collaborazione in team;

gli spazi, che devono essere adatti ai diversi bisogni dei professionisti;

la tecnologia, che deve essere abilitante e non limitante nello svolgimento del proprio lavoro.

“Nel telelavoro non conta il processo, ma l’obiettivo: non importa se il dipendente preferisce lavorare di notte, al mattino presto, prendersi poche o tante pause. L’importante è che porti a termine il suo compito nel migliore dei modi (Domenico De Masi)”.

Un Sincero augurio di buon lavoro a tutti e #AndraTuttoBene